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Specie di Spazi

by Giovanni Peli

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1.
Berlino 04:40
Non ti perdonerò mai io almeno ho avuto il coraggio di sognare Berlino perché finito il lavoro potevo solo vomitare e partire. Qui dove sbocciano ancora i limoni i nostri figli non possono nascere. Da tempo i ricchi marchiano a fuoco i marciapiedi… lo vedi, tu, quanto è vecchio questo pensiero; presto qualcosa sembrerà poter cambiare ma nessuno sarà mai libero dal sopraffare nessuno sarà mai liberato dalla logica, dalla causa e dall’effetto. Da ciò che è stato già cantato. Tu sei la vita più dolce che guardavo non visto, il vento in faccia. Come è fredda la casa senza te come è difficile il controllo senza poterti perdonare. Sei come un amico tradito sepolto dagli anni. Io collego solo gli eventi per un vizio di forma, per un cuore deformato. Eh sì, non c’è più spazio per cantare l’amore ora si canta l’urgenza la separazione la differenza. Tu sei la vita più dolce che guardavo non visto, il vento in faccia.
2.
Distanza 04:22
Essere da un’altra parte è sempre un’ottima soluzione sotto un sole che sbreccia e sferraglia cammino e ti credo con me. Ho portato un mazzo di fiori immaginando guerra e sangue, ho un rifugio di bellezza soltanto. Ti raggiungo in una distanza apparente mi sento nobile e puro ho messo due gocce di profumo. Essere da un’altra parte facilita più di una felicità La gente si scanna per un palco per due minuti di notorietà, un sorriso al tramonto mi sbarra capisco qual è il posto per me: Sotto un sole che sbreccia e sferraglia con i fiori in mano e una possibilità.
3.
Accorgetevi 03:41
da una poesia di Mario Benedetti Quante parole non ci sono più. Il preciso mangiare non è la minestra. Il mare non è l’acqua dello stare qui. Un aiuto chiederlo è troppo. Morire e non c’è nulla vivere e non c’è nulla, mi toglie le parole. E non ci sono salti, mani che insieme si tengano alla corda, sorrisi, carezze, baci. Una landa impronunciabile Una landa impronunciabile I malati ai due polmoni, i pantaloni larghi, i visi con la pelle attaccata alle ossa, non sono la storia da raccontare. Arido sapere, arido sentire. E io dico, accorgetevi, non abbiate solo vent’anni, e una vita così come sempre da farmi solo del male.
4.
Sterminate 04:22
Io vedo i volti di chi sta scappando nei riflessi dei vetri mentre sogno Le luci false del limpido agosto la voce aguzza di una complice estate come punte di frecce avvelenate sfondano questa mia imbecillità. Quei volti segnati dall’universo dove tempo e spazio bruciano Le pieghe dure della pelle generano mostri, generano grida, odio, disprezzo, e pensiero vano. Si ha il terrore di ogni sasso e animale, si percorrono chilometri a piedi verso terre sterminate dal nulla degli altri.
5.
Fiori 03:47
Non ricorderai più quel fiore sul letto era il mio braccio ogni petalo confuso nel polline. Tanto amore quanto mordace il sorriso ma tu sei viva nella noia e col dolore non c’è paragone Perché impiegare il tempo non è sempre facile così per cinque euro all’ora delego l’onere e decidono loro Ci credo troppo adesso a ciò che dico ai bambini che il diverso non è brutto è solo speciale è solo un dio. Tanto amore quanto un desiderio sbiadito. Per questo è senza peso il dialogo tra di noi l’incontro di due labbra e due idee non avrà seguito ed è malato il futuro. Bacia ogni petalo ancora ma non ritornerò tra le righe non c’è nulla da dire e nient’altro nell’aria da aggiungere al vuoto.

credits

released March 20, 2014

Testi e musica di Giovanni Peli
tranne Accorgetevi, testo tratto dalla poesia di Mario Benedetti Quante parole non ci sono più.

Il titolo Specie di spazi rimanda a Espèces d’espaces di Georges Perec.

Arrangiamenti di Daniele Bisi (Berlino), Alessandro Pedretti (Distanza), Silvio Uboldi (Accorgetevi, Sterminate, Fiori) e Giovanni Peli.

Giovanni Peli: voce, chitarra classica, chitarra acustica, chitarra elettrica, basso, sinth, programmazioni
Daniele Bisi: sinth e programmazioni in Berlino
Nicola Panteghini: chitarra elettrica in Berlino
Alessandro Pedretti: chitarra acustica, voce effettata, sinth e programmazioni in Distanza
Silvio Uboldi: sinth e programmazioni in Accorgetevi, Sterminate e Fiori
Stefano Castagna: percussioni, chitarra acustica in Accorgetevi e programmazioni
Christian Codenotti: batteria in Sterminate

Produzione artistica: Stefano Castagna
Mixato presso Ritmo&Blu studio di Pozzolengo (BS)
nel mese di gennaio 2014

Copertina: fotografia di Paolo Piccoli, grafica di Fabiana Zanola

Grazie a tutti quelli che hanno creduto in me, specialmente Federica; grazie a Angela e Isacco per il fondamentale aiuto nei concerti; a Paolo Piccoli e Fabiana Zanola che hanno concesso l’uso delle fotografie accostate ad ogni pezzo e pubblicate in rete, nonché ai videomaker Mario Martinazzi e Aiman Barikhan per i video realizzati.

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Peli Giovanni Brescia, Italy

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