1. |
Fede
03:28
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È un giorno come un altro
gli occhi color del lago
cerco un grande sì…
ho le tasche vuote
e vento nelle mani
ma sono certo di tornare qui.
Ogni asfalto ha una crepa
anche il bosco va in rovina
cerco un grande sì…
con gli stessi occhi
vediamo un altro cielo
e sono certo di tornare qui.
Voglio altro tempo
perché ne serve di più
vedere crescere gli alberi
l’erosione del male.
È un giorno come un altro
la mente è una prigione
cerco un grande sì…
è questo che rimane
cercare e non trovare
ma sono certo di tornare qui.
Voglio altro tempo
perché ne serve di più
vedere crescere gli alberi
l’erosione del male.
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2. |
Grave pericolo
03:48
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Grave pericolo l’onda microscopica
fette di ricordi ossessionanti e sfalsati:
dov’ero a Londra mentre dormivo?
sei tornata indietro a dire “Non tornerò più”.
C’è un tuono di bambino che suona
terremoto intransigente struscia tra le lenzuola.
È una lista strabordante di esigenze
lucertoline senza valigia e senza borsa.
Accendo gli occhi nella cameretta:
c’è una sfilza di libri e accappatoi
per negare ogni nudità… e così
cerco l’altro lato della saggezza incontrando te
mi butto leccando via il sapore dalle dita
stai giù: prima o poi ritorno
fermo lì: non è finito il mondo
ti insegno io a registrare tutto
questo lutto pieno d’amore.
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3. |
La voce in fondo
05:15
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Aggiungo fiato all’aria
che ha bisogno di respirare
e volteggiare
meglio camminare
o meglio ancora stare
e più specificamente stare
nello stesso vento confusi
su per le pareti di mare
e giù per gli abissi dei monti
interrompendo la comunicazione.
Tanto che è come essere
uno di fronte all’altro
e non vederci e non sentire
il nostro rispettivo calore.
Il profumo
tanto che non sentiamo contro la pelle
le gabbie delle convenzioni
che insieme alla storia prosciugata dei sentimenti
sono pesi alle caviglie
sempre più affrante
quella storia fatta di no insistenti
come quelli della voce degli altri.
Tanto che è come essere
uno di fronte all’altro
e non vederci e non sentire
il nostro rispettivo calore.
Finisce tutto
in un calcio alla ruota e ti fai male
al puntone come le unghie
quando tiravi male lì contro il duro
lo sbordarsi della voce in fondo
che a volte tieni così curata
perché possa consolare
lasciando farsi il senso
ma non è vero niente
e già è molto guardare
il resto che indebolisce.
Tanto che è come essere
uno di fianco all’altro
e non vederci e non sentire
il nostro rispettivo calore.
Tanto che è come essere
uno di fianco all’altro
e non vederci e non sentire
il nostro rispettivo calore.
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4. |
Stadio successivo
03:37
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Non parlo da mesi
e tutto è finito nel buio.
Il contenuto di verità del buio
sperando fosse
un’esperienza solo mia
e rifiutando di parlarti e di cantarti
tu…
che potevi ben rispondere e salvarmi
mi hai lasciato con la tua burbera delicatezza
e mi dicesti “non perder tempo
tra lacrime e seduzione”
e mi dicesti “Nulla si rompe più nella gola
nulla si rompe più nella gola”.
Persistente mantenendo come animali
un registro più consono
e sono passati così gli anni
e siamo come si suol dire allo stadio successivo
e se non sarà il prossimo sorriso
gli uomini non cambieranno mai…
Mentre si fronteggiano due entità
mentre fra i tuoi capelli respiro
mentre si fronteggiano due entità
mentre fra i tuoi capelli respiro
Non dormo da mesi
e tutto è finito nel buio.
Non parlo da mesi
e tutto è finito nel buio…
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5. |
Non trovo le cose
04:45
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6. |
Consumo
03:45
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Soltanto questi due qui
che adesso vogliono amarsi
entrano dalle finestre aperte così
quando fa troppo caldo
non ti capacitavi.
Quanta voglia restava
e ti concentravi
e mi portavi a sentire
senza brutte figure
arreso amore.
Forsennato amore per il consumo
in una montagna di rifiuti
trapassando la volontà.
Divinizzando i rumori
e tu guardavi alla tele
giornalisti sportivi
tagliando voci femminili
quanta voce che sguscia.
Ed eccone altri due
circonfusi di sapori orientali
dimenticando tutti i rumori
e poi ti concentravi:
suonavi.
Forsennato amore per il consumo
in una montagna di rifiuti
trapassando la volontà.
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7. |
The Usual Siren
03:40
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These are the days
of the returned bugs
The beetle walks
already tired among the daisies
Everything buzzes in the garden
Ants seeking shelter in the house
Cause they sprayed the poison
two or three upstairs exploring the floor
While I still gasp to the usual siren
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8. |
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Una voce vigliacca
che risuona degradata dalla mascella
gravata di insulti
quella raffica di incandescente
mostruosa separazione
e la paura che ti si rubi il posto
l’insonnia che fa girare nella memoria la violenza.
I nostri sensi di colpa
che camminano
nel loro infruttuoso presente
troppo in alto per noi
troppo in alto per noi.
La torre d’avorio è di sabbia
soffiata via
ma a sprangate hai solo distrutto il parabrezza:
hai fatto come nei film.
Domani capiranno quello che vogliono.
Domani capiranno quello che vogliono.
Terminato l’omicidio
una voce soffiata via
cade ancora falsamente
chiudendo gli occhi agli altri
quando avevano troppa paura
che ti si rubi il posto
e finiamo la notte a ricucire
i Chi Sono i Mai Più e i corvi.
Il giorno arriva ancora malintenzionato
si dipana spettrale con i suoi raggi involontari,
di buono ha solo la ferocia
l’ineguagliabile delirio di onnipotenza;
sentiamo meravigliose anche cullarsi
fra nitide prospettive lascive
ma a sprangate hai distrutto solo il parabrezza:
hai fatto come nei film…
Domani capiranno quello che vogliono
Domani capiranno quello che vogliono.
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9. |
Plastica
02:55
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Trovata
di plastica
per quanto
Mi ostinassi a
particolareggiare
certe resistenze alla sintassi
Poi rappresentavano
certe alterazioni
in un discorso sempre falso
e stabile
Trovata
di plastica
biologica
Pura e semplice
deprecabile
compromessa la memoria
ruvida
Questo è il risultato
dei pensieri miei
detto e ripetuto e tutto bagnato
Perduta
atomica
ma quanto fa
amore più amore
plastica più disonore
ma quanto fa
ma quanto fa…
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10. |
Limpido, così atteso
08:22
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Soltanto una gabbia
non è cambiato niente
passa insieme al vento
Mischiato all’odore di pane
viene su come un fiore
Soltanto una gabbia
non è cambiato niente
passa insieme al vento
mischiato all’odore di pane
viene su come un fiore
Non è cambiato niente
passa insieme al vento
soltanto una gabbia
non è cambiato niente
Passa insieme al vento
il desiderio
soltanto una gabbia
non è cambiato niente
passa insieme al vento
Viene su come un fiore
Passa insieme al vento
Soltanto una gabbia
Passa insieme al vento
Non è cambiato niente
viene su
come un fiore
mischiato all’odore di pane
soltanto una gabbia
non è cambiato niente
passa insieme al vento
viene su come un fiore
Viene su come un fiore
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Peli Giovanni Brescia, Italy
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